
Shortage di materie prime: la risposta di Stela
- Posted by Marco
- On Ottobre 13, 2021
Shortage di materie prime e prezzi più alti: è questa la situazione che si sta delineando negli ultimi mesi, e a fare i conti con la “coda lunga” delle recenti questioni economiche globali – dovute anche ai rallentamenti produttivi dello scorso anno – sono oggi interi comparti, pressati dalla necessità di riprendere a pieno regime e dalla difficoltà di reperimento delle materie prime per supportare i processi produttivi. Partita in sordina, l’escalation dei prezzi delle materie prime non accenna infatti a rallentare e sempre più aziende e compound si trovano costretti a ripensare le proprie attività e ripianificare gli approvvigionamenti per far fronte alla crisi. Una crisi che tocca anche noi di Stela, ma che noi abbiamo deciso di affrontare senza perdere di vista ciò che ci ha sempre caratterizzato: l’attenzione al cliente. Il nostro lavoro si è orientato infatti verso un assorbimento di parte degli aumenti, cercando di ridurre così al minimo l’impatto verso i nostri clienti.
Shortage di materie prime: quali cause?
Il brusco colpo d’arresto dello scorso anno è stata solo una delle concause che hanno portato all’impennata dei prezzi delle materie prime. Se la prima ondata pandemica aveva portato con sé un brusco rallentamento di tutte le attività produttive a livello globale, al termine della stessa la ripresa delle attività economiche in Cina e – in parte – in Nord America ha spinto invece la domanda di materie prime, causando un cortocircuito: da un lato, infatti, i produttori viaggiavano ancora al minimo, gravati dalla necessità di ricostituire le scorte calate durante i lockdown. Dall’altro, gli ingenti accaparramenti strategici da parte del mercato asiatico (cinese in primis, che ha riavviato le sue produzioni prima degli altri mercati e ha così beneficiato di un vantaggio competitivo notevole, acquistando le materie prime in anticipo) e il fermo degli impianti di polimerizzazione americani, dal Texas al North Carolina, dovuti a fenomeni climatici anomali, ha portato a un progressivo restringimento dell’offerta, a sua volta nutrita anche dalla crisi dei container per quanto concerne i trasporti marittimi. La scarsa disponibilità di forniture, unita al forte rincaro dei prezzi di listino, rischia così di essere scaricata su tutte le fasi di produzione e vendita successive, e a scalare su tutti i comparti.
La risposta di Stela alla crisi
Partendo da questi presupposti generali, noi di Stela siamo fiduciosi nella tenuta del mercato della gomma. Le previsioni per il 2022, sebbene parlino ancora di prezzi in ascesa, delineano un progressivo riequilibrio della situazione generale ed è per questo che abbiamo deciso di apportare il minor numero possibile di modifiche ai nostri listini di vendita, contando sulla tenuta e sulla riconosciuta flessibilità dell’azienda per rispondere alle esigenze dei nostri clienti e limitando così al massimo le difficoltà causate da motivi indipendenti dalla nostra volontà e professionalità. Con l’auspico, per tutti, che si possa guardare avanti con fiducia e nuovo slancio.